NAPOLI - CARLO V (1516-1556) - Due scudi, sigla A
Oro - 6,74 gr.

Stima: € 13.500,00 - € 14.500,00
Dritto: Busto dell'Imperatore a destra con corona radiata. - Rovescio: Figura muliebre in piedi, andante a sinistra, avente nella mano sinistra una cornucopia e nella destra una torcia che brucia una pila di libri ed armi.
MIR 126, Pannuti-Riccio 5 Molto raro
Bell'esemplare dal modulo largo.
m.SPL
Ex Nomisma 50 del 15 ottobre 2014, lotto 155 - SPL+ con la nota Bellissimo esemplare
Sotto l'impero di Carlo V, durato 40 anni, la zecca napoletana fu molto attiva coniando numerose monete dall'alto valore artistico.
Sicuramente un posto di rilievo va dato ai multipli da 2 e 4 scudi con al Dritto il busto dell'imperatore e al rovescio l'elegante allegoria della pace in piedi, volta a sinistra, avente nella mano sinistra una cornucopia, simbolo di fertilità e prosperità, e nella destra una torcia che brucia una pila di libri ed armi.
Gli esemplari con la sigla A, relativi al mastro di zecca Geronimo Albertino, vennero coniati a Napoli nel lasso di tempo tra il 23 ottobre 1547 fino all'anno 1548, anno in cui seguirono le coniazioni con le sigle IBR del mastro di zecca Giovanni Battista Raveschieri.
Durante il suo regno Carlo V realizzò numerosi lavori per l'ampliamento di Napoli e per il suo abbellimento con la costruzione di numerose chiese, il restauro degli edifici più importanti quali i castelli e la costruzione di nuove strade oltre alla pavimentazione delle esistenti.
Per aiutare i cittadini più bisognosi venne anche creato il monte di pietà, che concedeva piccoli prestiti senza interesse su pegni.