La selezione proposta di 74 lotti (46 in Day Sale e 28 in Evening Sale) comprende un capolavoro dell’artista poliedrico Luigi Ontani (n. 1943), dal titolo “Tarzan", datato 1972-1973 (lotto n.71).
L’opera è uno degli esiti più significativi della ricerca che porterà allo sviluppo della serie dei tableaux vivants e rappresenta una rara e imperdibile occasione di trovare sul mercato un capolavoro che negli ultimi decenni è stato trattato dalle più avanguardiste gallerie internazionali, per poi essere custodito all’interno di prestigiose collezioni private.
L’opera è stata riconosciuta fin da subito per il suo valore rivoluzionario, partecipando alla storica mostra “Contemporanea”, curata nel 1973-74 da Achille Bonito Oliva nel parco di Villa Borghese, a Roma. La mostra segnava un momento decisivo nella storia dell’arte contemporanea italiana, che andava evolvendo dal concettualismo dell’Arte Povera verso il neo-espressionismo della Transavanguardia, movimento che si formò proprio su iniziativa del medesimo curatore verso la fine degli anni ’70.
L’artista riconosce in quest’opera la rappresentazione della sua ricerca, tanto da averla scelta come immagine da apporre al suo personale invito all’evento.
Si tratta di un lavoro unico, dal momento che la tecnica di stampa utilizzata era, nel corso degli anni ’70, appannaggio esclusivo di un numero limitatissimo di stampatori. Inoltre, l’opera è provvista di una cornice dorata che è parte integrante del lavoro e connette il tema del nudo alla sua centenaria tradizione artistica, rimandando alle tematiche religiose e mitologiche dell’arte rinascimentale. L’artista sembra utilizzare il nudo come gesto di sfida nei confronti dei costumi borghesi, ampiamente messi sotto accusa dal mondo dell’arte nel corso degli anni ’70. In tal senso, Ontani risponde tanto al contesto italiano quanto a un più diffuso sentore internazionale, legato alle rivolte del ’68 e alla rivoluzione sessuale che aveva avuto inizio in America al fianco dei movimenti femministi.
L'opera di Ontani mescola fotografia e performance, utilizzando il travestitismo come una maschera attraverso cui l’artista assume una nuova identità, carica di riferimenti simbolici. Si tratta di un’operazione innovativa, destinata ad influenzare grandi artisti, da Gina Pane a Marina Abramovic. È importante notare anche la relazione tra la sua produzione e quella di fotografi americani di successo, come Cindy Sherman. D’altro canto, proprio la Sherman, come Ontani, basa molte delle sue opere sul tema del travestimento, assumendo identità fittizie e costruendo ciascuna immagine attorno ad allusioni narrative lasciate spesso incomplete e volutamente ambigue.
Il Tableau Vivant di Ontani esprime una sensibilità essenzialmente postmoderna, in cui simboli e immagini del passato vengono riappropriati per mezzo dell’opera d’arte. In altri suoi lavori, l’artista ricopre i ruoli più disparati, impersonando Dante Alighieri, Cristo, il dio Shiva, attraversando epoche e culture con uno spirito vorace. Non a caso, lo stesso Bonito Oliva definì la sensibilità postmoderna come una “gioiosa cleptomania”, di cui Ontani e la sua opera sono testimoni. La fotografia proposta rappresenta il culmine di questa traiettoria, anche in virtù della sua eccellente storia espositiva presso gallerie d’avanguardia, oltre che nel prestigioso contesto di “Contemporanea”.