La Pop Art è entrata a far parte del vocabolario visivo occidentale attraverso le iconiche grafiche di Andy Warhol e i dipinti colorati di Roy Lichtenstein, di cui Art-Rite presenterà un disegno inedito nella prossima asta del 23 Ottobre. Detto questo, è importante ricordare che questo movimento artistico non nasce in America, bensì dall’altra parte dell’Atlantico nel Regno Unito. Joe Tilson, di cui Art-Rite si prepara a proporre le opere "...for Demeter" (lotto n.75) e "Labyrinthos" (lotto n.77).
Tilson nasce nel 1928 a Londra. Dopo aver servito nella Royal Air Force durante la seconda guerra mondiale, studia presso la St Martin’s School of Art, tra le più importanti scuole d’arte inglesi ed alma mater di grandi artisti contemporanei quali Richard Long ed Antony Gormley. Inoltre, nel 1955 l’artista vince il prestigioso Rome Prize, che permette ai giovani artisti più promettenti di trascorrere un periodo formativo in Italia. Negli anni seguenti, Tilson visita Roma, la Sicilia, e Venezia dove si sposa con l’artista Joslyn Morton nel 1956. Da qui in avanti conduce una carriera di successo, insegnando come professore alla St Martin’s ed esponendo in contesti prestigiosi. Nel 1964, ad esempio, partecipa alla sua prima Biennale di Venezia nel padiglione britannico. Si tratta della XXXII edizione, divenuta poi famosa per i molti artisti pop che vi parteciparono; in questo contesto d’eccezione, le opere di Tilson si affiancano a quelle di altri geni contemporanei del calibro di Robert Rauschenberg e Jasper Johns.
For Demeter è un’opera su carta che integra diversi elementi formali. Da un lato il disegno a matita costituisce la struttura della composizione. Tilson lo lascia visibile, non lo nasconde ma anzi fa sì che si intraveda al di sotto degli strati di colore, che sono applicati mediante matite colorate o acquerelli. A questo si aggiungono varie porzioni di collage, in cui l’artista introduce elementi eterogenei a crea così un sovrapporsi di diversi piani nell’opera d’arte. L’uso del collage si aggiunge ad altri elementi intertestuali, come ad esempio il termine greco “xthoneia” scritto lungo il lato inferiore del quadrato. I diversi riferimenti simbolici collaborano attraverso i loro rispettivi significati ma anche mediante le tecniche impiegate per comunicare con l’osservatore. Testo, immagini, e forme vengono tutti racchiusi nella griglia ordinata del quadrato. A tal proposito, ogni riquadro è numerato da 1 a 12, suggerendo dunque anche un ordine di lettura od una qualche forma di classificazione che dà senso all’immagine.
Il titolo “Per Demetra” si ricollega ai riferimenti classici delle opere di Tilson negli anni ’70. Si tratta di uno tra i vari segnali che suggeriscono l’influenza del mondo antico sulla sua produzione. Tra questi, il riquadro numero 5 contiene un melograno, dipinto con un colore rosso particolarmente denso e materico. Nella simbologia classica, il melograno indica ricchezza e fortuna, accompagnandosi dunque alla figura mitologica di Demetra, dea dell’agricoltura e dell’abbondanza. Un altro riferimento chiaro è il labirinto posizionato nella casella numero 11, oggetto collegato al mito di Dedalo e alle sue avventure sull’isola di Creta. A questi si aggiungono altri simboli più oscuri, che rientrano nello schema compositivo senza tuttavia rivelare appieno il loro ruolo. Ad esempio, il riquadro numero 2 ospita una forma data da tre cerchi concentrici, forse un occhio, oppure un bersaglio; nella casella numero 7, Tilson inserisce un triangolo, forma chiaramente simbolica, composto da dieci puntini, il cui significato è lasciato misterioso.
Il lavoro di Tilson si colloca in un momento particolarmente interessante della sua produzione, quando la sensibilità pop dei primi lavori viene incanalata per trattare temi dal carattere aulico. Lo stile dell’opera rimane giocoso, con la griglia che combina diversi elementi al fine di creare accostamenti inaspettati. Tuttavia, il riferimento all’antichità classica e l’uso di simboli quali il melograno ed il labirinto elevano l’opera, che va così al di là di una dimensione puramente estetica.